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Il mio metodo

TECNICHE E PERCORSI

IL COLLOQUIO CLINICO PSICODINAMICO

Il percorso psicologico è costituito dall’incontro di due soggetti, da una parte lo psicologo e dall’altra il paziente. Mi piace pensare a queste due figure in modo complementare, dove lo psicologo può essere considerato l’esperto della mente e il paziente l’esperto di sé stesso. Per questa ragione, entrambi i soggetti sono parti attive del processo psicologico.

Il paziente non subisce passivamente gli interventi dello psicologo, così come lo psicologo non ascolta passivamente ciò che il paziente ha da raccontargli. Pur tenendo sempre a mente che è il paziente il vero protagonista, entrambi collaborano sinergicamente per raggiungere l’obiettivo finale.

Lo scopo è quello di superare i momenti di disagio psicologico che la persona sta affrontando, migliorando la sua consapevolezza, la sua autostima e il suo benessere. Questo è possibile attraverso una riattivazione delle risorse che la persona già possiede ma che da sola non è in grado di riconoscere e utilizzare in quel momento.

Il mio lavoro consiste nell’offrire uno spazio sicuro e protetto, attraverso un ascolto attivo ed empatico, in modo che la persona si senta libera di esprimersi e raccontarsi, senza sentirsi giudicata.

Dopo aver instaurato una relazione professionale di fiducia, insieme al paziente costruiamo gli interventi e le modalità per individuare e risolvere i suoi conflitti, intesi come lotta tra forze interne, che sono la causa dei suoi sintomi.

Per questa ragione si lavora contemporaneamente su due fronti: la sofferenza che la persona sperimenta oggi ma anche il momento in cui essa ha avuto origine. Trovo questa condizione indispensabile per poter ottenere un miglioramento che rimanga stabile nel tempo, poiché individuare la causa impedirà al sintomo di ripresentarsi in futuro, nella stessa o in altra forma.

Il mio approccio, inoltre, tiene in forte considerazione l’unità mente corpo, per questo mi avvalgo anche della tecnica del Training Autogeno.

IL TRAINING AUTOGENO

Il Training Autogeno (TA) è una delle tecniche di rilassamento più efficaci e conosciute al mondo, messa a punto da Schultz nel 1932.

Il termine “training” significa allenamento e il termine “autogeno” significa che si genera da sé. Questa tecnica, infatti, necessita di un allenamento costante per poter arrivare a raggiungere uno stato di “autogenia”, ovvero una capacità naturale e spontanea dell’organismo che consente il recupero delle energie e l’attivazione delle risorse personali. Il TA consiste in 6 esercizi somatici di base che coinvolgono: i muscoli, i vasi sanguigni, il cuore, il respiro, gli organi addominali, il capo.

Il TA comporta benefici sul piano psicofisiologico, in quanto favorisce il riequilibrio del sistema nervoso vegetativo e del sistema endocrino e permette di ridurre gli stati di tensione favorendo il rilassamento, il recupero di energie e favorisce l’emergere di una sensazione di benessere.

È particolarmente indicato non solo per problemi di ansia, stress, tensioni, insonnia, disturbi psicosomatici ma anche per gli sportivi agonisti e per le donne incinte come profilassi al parto.

Un ulteriore applicazione è la gestione dei sintomi all’interno di un quadro di malattia cronica, come ad esempio fibromialgia, sclerosi multipla, ecc.

È possibile utilizzare la tecnica del TA all’interno di un percorso di sostegno psicologico o effettuare un percorso breve (8-10 sedute) incentrato sull’acquisizione e il padroneggiamento della tecnica.

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